Ci sono
Dopo una lunga settimana di fatiche, fra le quali anche quella splendida di Didamatica, sono qui. Ho due commenti nuovi e mi hanno sorpreso piacevolmente, grazie! Ma il commento più bello di tutti me lo ha fatto il mio ex-dirigente su Linkedin: per caso avevo postato anche lì (dove non vado davvero mai) una presentazione: Religioni del Mondo. Sempre piuttosto parsimonioso, credo che forse una sola volta o due mi ha abbia apprezzato per i miei lavori didattici e mai in pubblico, stavolta ha addirittura scritto il suo commento positivo sul lavoro che ho svolto!
Ma riprendiamo il lavoro con Andreas: non ho mollato, anzi, ho proseguito a leggere le indicazioni che mandava, anche dal cellulare, anche la sera prima di dormire. Ad un certo momento ho iniziato a vedere i post di Andreas così:
Io taggo e quindi sono è un post che richiama uno dei temi in cui sono combattuta: come si fa a taggare bene? Non si sa: taggare è come pensare, fare un’associazione di idee, realizzare una catena di parole tutte legate alla prima…Insomma, un gran caos! Quando taggo, magari lo stesso argomento, una volta mi vengono in mente alcune parole-chiave, la seconda volta, altre parole e se taggo fra un anno, parole-tag ancora nuove…che fare?
Restare in silenzio a riflettere!
Riprendo dal sito segnalato nel post Il giochino in flash, e inserisco il mio puzzle:
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